Lorenzo Zucchi: lo scrittore in evoluzione | Intervista

da | 26 Settembre 2025 | Interviste, Libri

di Antonella Di Moia

È passato un bel po’ di tempo dalla prima intervista che ho dedicato a questo autore, scopriamo insieme cosa è successo di nuovo col passare del tempo. Buona lettura!

Vi avevo già raccontato che questo autore vive a Milano e lavora come statistico. Ai suoi lettori e alla sua cerca stretta è noto il suo grande amore per viaggi, a cui ha dedicato anche una trilogia.

Ci ha già raccontato che ha iniziato a scrivere attorno al 2000, che ogni weekend, ormai da tempo, lo dedica a questa passione. Adora i libri classici, in particolare Dostojevksy, Hemingway, Steinbeck, Faulkner. Ciò detto, dovete sapere che io e questo ragazzone ci conosciamo da un po’ e sono stata spettatrice della sua evoluzione. Ma entriamo nel vivo!

Ci conosciamo da tanto tempo, vero? E sono stata spettatrice del tuo cambiamento letterario, a volte ne sono stata la fomentatrice. Ti va di raccontarmi come hai vissuto la tua evoluzione personale?

Davvero sei stata importantissima nel mio percorso perché mi hai insegnato prima a evolvere e poi a mettermi in discussione per migliorare ancora. Ho iniziato a passare dal racconto al romanzo, con il terzo volume della trilogia sui viaggi ho compreso, grazie anche al tuo parere, che la strada era quella giusta, ma c’è sempre spazio per ulteriori evoluzioni.

Come mai sperimenti tanto e ti metti così alla prova come scrittore? Hai all’attivo opere estremamente diverse

La scrittura per me è una passione, un secondo lavoro indipendente, e come tale posso prendere decisioni personali in merito a cosa scrivere. Mi piace sentirmi libero. Inoltre trovo che il panorama letterario attuale sia un po’ appiattito sulle saghe, i commissari e in genere i personaggi ricorrenti. Io ho scelto la strada opposta: a ogni libro temi, protagonisti e ambientazioni diverse. È anche una sfida personale.

Che cos’è per te la libertà?

La libertà è la tacca di un termometro. Al momento è settata bassa dalla società, a un livello che sta bene a tanti perché poi si scatenano in privato. Uno degli obiettivi dei miei scritti è proprio smascherare l’ipocrisia di chi considera conformi solo alcuni modelli e addita al pubblico ludibrio chi non si adatta. Cammino a piedi nudi ma mi piacerebbe poter essere un autore nudo.

Tra i libri che hai scritto, quale ami di più? Perché?

Il mio libro preferito è uno ancora inedito, perché ho svariati testi in attesa di pubblicazione. Lo considero tale essenzialmente perché a differenza degli altri miei romanzi è lungo, quindi nello scriverlo ho affrontato una sfida ulteriore oltre a quella dí caratterizzare un mondo distopico. Tra i libri pubblicati invece non riesco a scegliere: sono tutti espressione di parti diverse del mio animo inquieto.

Cosa dobbiamo aspettarci dallo scrittore che cammina per il mondo e il suo prossimo libro in uscita?

È una sorpresa! Voglio che i miei libri siano sempre una scoperta sorprendente e inaspettata per i miei lettori!

Lorenzo Zucchi

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