Diane Keaton, un’icona della settima arte, un nome che evoca stile, classe e un’ironia tutta americana. La sua scomparsa avvenuta all’età di 79 anni è come la seconda visione della sua vita, sembra un gioco del destino, considerando la sua famosa citazione: “Ho una concezione molto pessimistica, io, della vita. Devi saperlo, questo, sul mio conto, se dobbiamo frequentarci, mi spiego. Io… secondo me… io ritengo che la vita sia divisa in due categorie: l’orribile e il miserrimo”. Ed è proprio vero… Queste parole sembrano assumere un significato diverso ora. La sua visione della vita era già presente nel film e ora la sua scomparsa ci fa riflettere sulla sua eredità e sul suo impatto sul mondo del cinema.
La sua interpretazione di Annie Hall è stata un punto di svolta nella sua carriera, un ruolo che l’ha consacrata come una delle attrici più innovative e carismatiche del cinema americano. Con la sua recitazione naturale e disinvolta, Diane Keaton ha portato in vita il personaggio di Annie, rendendolo un’icona della cultura popolare.
Ricordo ancora le sue parole iconiche in “Io e Annie”, il film che le valse l’Oscar come miglior attrice nel 1978: “La schizofrenia, be’, non è che sia una brutta parola, sai”. Questa battuta non solo mostra la sua genialità comica ma anche la sua capacità di trattare argomenti complessi con leggerezza e ironia.
La sua collaborazione con Woody Allen è stata fondamentale nella sua carriera. Allen stesso l’ha definita “il più grande amore della sua vita” e ha raccontato di lei con affetto e ammirazione: “Nella vita reale, Diane crede in Dio. Ma crede anche che la radio funzioni perché ci sono dentro delle piccole persone”. Questa frase cattura perfettamente la sua personalità: una donna con un piede nella realtà e l’altro nella fantasia.
Uno dei suoi ruoli più memorabili è stato quello di Kay Adams nel “Padrino” di Francis Ford Coppola, un film che ha vinto l’Oscar come Miglior Film. La sua interpretazione della fidanzata e poi moglie di Michael Corleone (Al Pacino) è stata fondamentale per la saga. Keaton riprese il ruolo nel sequel del 1974 e tornò per l’ultima volta nel personaggio nel 1990.
Inoltre, ha lavorato con Woody Allen in film come “Amore e guerra” (1975), una commedia romantica ambientata nella Russia del XIX secolo, dove interpreta il ruolo di Sonja, una donna bellissima e intelligente. Il film è una parodia della letteratura russa e della guerra, con Allen che interpreta il ruolo di Boris, un giovane uomo che si trova coinvolto in una serie di avventure.
La sua eredità va oltre i suoi film. Diane Keaton è stata un’icona di stile e indipendenza, una donna che ha mantenuto la sua voce singolare e il suo spirito libero in un’industria spesso dominata dal conformismo. La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo del cinema, ma il suo lavoro e la sua memoria continueranno a ispirare le generazioni future.
Addio, Diane Keaton. Il tuo stile, la tua ironia e la tua passione per la recitazione saranno ricordati per sempre.
Stefania Lo Piparo


