“Cosa è l’Empatia? Quale la correlazione con il Narcisista Patologico violento e anaffettivo?” | Recensione di Valeria Tufariello

da | 20 Settembre 2025 | Attualità, Esperienze, Libri, Salute e benessere

Cari amici che mi seguite e leggete i miei post e commenti,

questo a seguire è la riflessione che ho fatto dopo avere ascoltato l’interessante intervista di Giuseppina Tesauro, giornalista e saggista, ad Andrea Giostra, noto psicologo, criminologo e saggista, sull’empatia e su come questa influenzi le relazioni umane, amorose, sentimentali, lavorative… ma anche come la mancanza di empatia, oggi assente in tantissime persone, crea danni e ferite, spesso profonde, che richiedono lunghi periodi di tempo per guarire ed essere superate.

Vi consiglio di ascoltare questo stralcio di intervista che trovate a seguire – sono solo 5 minuti – e poi di leggere la riflessione che ho fatto a caldo, frutto della mia esperienza di vita e delle relazioni quotidiane che ho sperimentato negli anni, su questi importantissimi concetti che influenzano fortemente la qualità della nostra vita.

Grazie a Voi che mi seguite e leggete,

Valeria Tufariello

“Cosa è l’Empatia? Quale la correlazione con il Narcisista Patologico violento e anaffettivo?” | 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐢𝐧𝐚 𝐓𝐞𝐬𝐚𝐮𝐫𝐨 𝐞 𝐆𝐚𝐞𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐚 intervistano Andrea Giostra sul contrasto alla Violenza di Genere e sulle Donne

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Il mio commento dopo avere ascoltato questo breve stralcio di intervista dove Andrea Giostra ci descrive cos’è l’empatia.

Devo subito dire, e questa è la mia opinione personale, che Andrea Giostra è davvero un gigante, per competenza professionale e per la capacità che ha di comunicare concetti complesse con un linguaggio semplice e comprensibile a chiunque, anche a chi non ha competenze professionali specifiche.

Nell’intervista Andrea Giostra affronta in modo profondo il tema dell’empatia, mettendone in evidenza il valore fondamentale nei rapporti umani. L’empatia, come viene spiegato, è un meccanismo naturale, istintivo, che ci spinge a riconoscere il dolore dell’altro e a volerlo alleviare. Questo processo non solo aiuta chi soffre, ma genera benessere anche in chi offre il proprio sostegno: un circolo virtuoso che parte dall’altruismo e finisce con una gratificazione personale, che Giostra definisce “narcisistica” in senso positivo.

Ciò che mi colpisce di più, delle parole di Giostra, è il confronto tra chi possiede questa capacità empatica e chi, invece, ne è privo, come nel caso del narcisista patologico. In quest’ultimo, l’assenza di empatia si trasforma in indifferenza, quando non addirittura in sadismo, ovvero nel trarre piacere e benessere (paradossalmente!) dalla sofferenza altrui.

Questo passaggio è fondamentale per comprendere la dinamica della violenza di genere, in particolare quando è esercitata da soggetti anaffettivi e manipolatori. In un contesto di coppia, l’assenza di empatia può rendere l’altro solo un oggetto da controllare o distruggere, senza alcun senso di colpa. Questo è estremamente pericoloso perché chi subisce violenza non si trova solo di fronte a un comportamento aggressivo, ma a una vera e propria disconnessione emotiva da parte dell’aggressore, che non prova nulla, nessuna emozione, nel vedere la sofferenza che causa, anzi talvolta se ne compiace e ne gode.

L’intervista ad Andrea Giostra è eccellente da questa prospettiva, che ho condiviso con voi, e fa capire quanto sia importante promuovere l’educazione emotiva e l’empatia sin dalla giovane età, per contrastare non solo la violenza fisica e psicologica, ma anche la crescente freddezza relazionale che si riscontra nella società.

Capire l’altro, sentire il suo dolore, è ciò che ci rende umani.

Mi viene da fare un’ulteriore riflessione, in punta di piedi e senza alcuna pretesa. Su questo concetti ebbi modo di parlarne e di confrontarmi con Andrea Giostra in occasione di un Convegno a Roma.

In alcuni casi, il comportamento della vittima che continua a rimanere accanto a un narcisista manipolatore può apparire, paradossalmente, come una forma di narcisismo “al contrario”. Può essere vissuto quasi come una sfida personale, un obiettivo salvifico: quello di trasformare, migliorandolo, il carnefice, renderlo migliore, più umano, più empatico. In questo sforzo di “salvataggio”, la vittima può inconsapevolmente cercare un riscatto personale, attribuendosi la capacità di cambiare chi è profondamente disfunzionale.

Anche questo, in un certo senso, potrebbe essere letto come una forma di narcisismo: il bisogno di sentirsi indispensabili, capaci di trasformare il male in bene.

Ma si tratta, purtroppo, di un’illusione che molto spesso porta solo ad altra sofferenza.

Valeria Tufariello

INFO:

Per seguire il Dott. Andrea Giostra, psicologo e criminologo, questi i suoi profili ufficiali:

https://www.facebook.com/AndreaGiostraPsicologoECriminologo

https://www.youtube.com/@AndreaGiostraFILMChannel

https://andreagiostrafilm.blogspot.com

Andrea Giostra

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