Sabato 21 giugno, al Museo archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo, si è tenuta la cerimonia di consegna dei premi “La mia arte per cambiare il mondo”, giunti alla seconda edizione e quest’anno dedicati a Iano Monaco.
La giuria era composta da: Annamaria Orsini (presidente), Fabio Alfano, Cinzia De Luca, Giorgio Filippone, Maria Grazia Leonardi, Renata Prescia e Maria Antonietta Spadaro.
L’evento ha riunito artisti, architetti, studiosi, promotori culturali, istituzioni e cittadini che vivono o lavorano in Sicilia. Persone accomunate dalla volontà di usare il proprio lavoro per generare cambiamento, per dare nuovi sguardi e aprire possibilità.
Il premio nasce proprio con questo intento: riconoscere chi porta avanti progetti, opere o iniziative che fanno circolare idee, consapevolezze, nuovi modi di fare cultura. È anche un modo per dire grazie a chi contribuisce a trasformare, anche nel piccolo, ciò che ci sta intorno.
Al centro di questa edizione, il ricordo di Iano Monaco, architetto e umanista recentemente scomparso. Era stato presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo e membro della giuria. Credeva nell’architettura come pratica civile e culturale. Il premio gli è stato dedicato per il suo impegno, la sua visione e il modo in cui pensava l’architettura come strumento per migliorare la vita delle persone.
Il premio fa parte della rassegna “Arte e consapevolezza… nuove ecologie, politiche, estetiche, etiche, spiritualità… per cambiare il mondo”, a cura di Fabio Alfano e Cinzia De Luca per il Centro Studi Anghelos.
Premiati della seconda edizione:
Premio per l’arte visiva
Francesco De Grandi, pittore palermitano, per i messaggi veicolati dalla sua pittura che unisce passato e presente, materia e trascendenza.
Menzione per l’arte visiva
Flaminia Fanale, fotografa palermitana che vive e lavora a New York, per la mostra fotografica “E se tutto questo fosse realtà?”, realizzata al Burning Man nel deserto del Nevada.
Filippo Albamonte, artista palermitano, per la creazione del “Cisrealismo”, movimento che sovrappone realtà visibile e invisibile e stimola riflessioni su cosa sia davvero reale.
Premio per l’architettura
WonderLAD, centro oncologico per bambini a Catania, che unisce architettura contemporanea, arte, medicina e psicologia per creare benessere totale nei piccoli degenti.
Menzione per l’architettura
Luigi Pintacuda, architetto palermitano, docente all’Università di Hertfordshire in Inghilterra, per il progetto “Village 2.0”, che unisce sostenibilità, partecipazione e attenzione allo spazio pubblico.
Premio per pubblicazioni
Danilo Maniscalco, architetto e storico dell’arte palermitano, per la sua attività di scrittura su architettura e città del ’900. Tra i suoi lavori, il libro “Il diritto alla bellezza”.
Premio per progetti culturali
Officine Bellotti, per il riuso privato dell’ex laboratorio De Magistris, struttura di archeologia industriale trasformata in spazio per attività culturali.
Menzione per progetti culturali
Sabina Zappalà, architetto catanese, per il video “Invisibilia”, che lancia un allarme sulla possibile perdita dell’archivio dei progetti di Kenzo Tange per il quartiere Librino, a Catania.
Premi speciali
Iano Monaco, architetto e umanista, progettista, ex presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo, membro della giuria e riferimento culturale per questa edizione.
Fondazione Orestiadi e la presidente Francesca Corrao, per il lavoro di memoria e ricostruzione legato a Gibellina dopo il terremoto del ’68, attraverso arte e architettura.
Fondazione Palazzo Butera, per l’opera di riqualificazione di manufatti storici a Palermo e l’attività culturale che unisce saperi diversi per immaginare nuovi modi di abitare e pensare la città.
Omaggio alla Fondazione Museo Igor Mitoraj, per le quattro mostre realizzate in luoghi iconici della Sicilia – Palermo, Agrigento, Noto, Piazza Armerina, Siracusa – che mettono in dialogo le opere dell’artista con il paesaggio e la storia dell’isola. L’omaggio è legato anche al Museo Salinas, che ha ospitato la premiazione.
Un pomeriggio partecipato, sentito, fatto di interventi e racconti. Non solo progetti, ma anche storie di dedizione, visione, coraggio.



