Il 24 novembre, al Teatro Cicero di Cefalù, il monologo “Marinella”, scritto e interpretato da Simona D’Angelo, ha catturato il pubblico con una narrazione intensa e profonda, ispirata a una storia vera. Il monologo ha acceso i riflettori sul tema della violenza contro le donne, raccontando una vicenda che, pur nella sua unicità, parla a tutte le vittime di relazioni tossiche.
Marinella è una donna come tante, vittima di un amore malato con un narcisista patologico. La sua storia, narrata con profondità e delicatezza, si è intrecciata con un uso magistrale della drammaturgia del corpo, che ha dato vita a un racconto fatto di gesti, silenzi e movimenti capaci di comunicare molto più delle parole. “Ci sono momenti in cui le parole diventano superflue,” spiega l’autrice/attrice, “ed è allora che il corpo prende il sopravvento, rivelando emozioni e verità che non si possono spiegare.”
Un elemento fondamentale della messinscena sono state le voci fuori campo di Davide Lo Coco e Filippo Glorioso , che non hanno rappresentato un semplice sfondo narrativo, ma sono state parte integrante e insostituibile dell’esperienza scenica. Le loro interpretazioni hanno dato spessore alla narrazione, amplificando la carica emotiva del monologo e accompagnando il pubblico attraverso i momenti più intensi e drammatici.
La storia di Marinella, intrisa di dolore e violenza, si chiude con un barlume di speranza. La protagonista, cristiana devota, trova conforto nella fede, convinta che Dio abbia ascoltato le sue suppliche. Il destino tragico del suo carnefice segna un momento di liberazione e di rinascita, una catarsi che il pubblico ha vissuto con profonda empatia.
A impreziosire la serata, le straordinarie fotografie di Angelo Giorgianni , che hanno saputo catturare l’essenza di ogni scena, trasformando ogni scatto in una testimonianza visiva della forza e della bellezza di questo lavoro teatrale.
Marinella non è solo un monologo, ma un’esperienza emotiva e artistica che supera i confini del palcoscenico. Simona D’Angelo, attraverso il suo talento e la sua sensibilità, ha raccontato una storia vera, dando voce e corpo a chi spesso rimane in silenzio. Il pubblico ha lasciato la sala con il cuore colmo di emozioni e una rinnovata consapevolezza sulla necessità di combattere ogni forma di violenza.
Le foto sono state realizzate da Angelo Giorgianni, fotografo internazionale e music producer. Con il progetto musicale EffeZeroProject, ha prodotto brani inediti che hanno arricchito la performance, creando una sinergia unica tra drammaturgia e suoni.