Parliamo di Elettra Marconi con il giornalista Sandro Sassoli

da | 26 Giugno 2025 | Attualità, Interviste, Libri

di Meri Lolini

Questo mese nella Sala Giulio Cesare dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi a Roma si è tenuto un incontro dedicato al grande scienziato Guglielmo Marconi ed a parlare di questa personalità è stata la figlia Elettra Marconi. Lei è la testimone diretta per la sua vita familiare ed anche la custode del lascito scientifico del padre. L’evento è stato organizzato dal giornalista Sandro Sassoli che ci racconterà sia il contenuto di questa intervista che le emozioni che hanno accompagnato questi momenti densi di tanta storia e di tanta passione.

Per me è stata un’emozione ascoltare le parole di colei che ha frequentato ogni giorno Guglielmo Marconi, una testimonianza toccante e direi unica nel suo genere.

La principessa Elettra Marconi mi ha concesso l’intervista nella sua abitazione romana, che è anche stata la residenza dove è vissuto ed ha esalato il suo ultimo respiro il grande scienziato. Una casa museo insomma, densa di ricordi e fascino, dove si percepisce la presenza di Marconi ovunque.  Sono un amico di famiglia da decenni, e questo mi ha permesso di entrare nel cuore e nell’animo della Principessa, che si è sentita perfettamente a suo agio, narrando tanti aneddoti ed episodi, alcuni sconosciuti, sul suo grande padre. Particolari importanti della vita di Guglielmo Marconi, spesso raccontato solo nella sua dimensione tecnico-scientifica, e non umana. Qualche esempio: gli studi di Marconi di ottenere l’oro dal mare, oppure il grande dispiacere odierno di vedere la mitica nave laboratorio Elettra, dalla quale il padre fu ispirato a darle il nome, smembrata in tanti pezzi sparsi un po’ ovunque in Italia. Particolari che pochi sanno, e che invece andrebbero ricordati pubblicamente.

L’intervista, per chi lo desidera, è visibile online sul sito di Unimarconi, nel contenitore “Connessioni culturali”.

L’Unimarconi è la prima università digitale italiana, intitolata proprio a Guglielmo Marconi ed è qui che è stato presentato questo documento d’eccezione dell’intervista, realizzata grazie al team audiovisivo dell’ateneo coordinato da Alfredo Confessore. Gli onori di casa sono stati fatti con l’accoglienza del Direttore Generale Vicario, Marco Belli. Ora vorremmo due parole su questo documento.

Unimarconi è un ateneo di eccellenza molto attento e sensibile, rivolto al futuro ma con la netta percezione di ciò che rappresenta passato. Non per niente ha voluto ispirare il suo nome a colui che ha cambiato il mondo inventando e sperimentando le onde radio, una scoperta che ha rivoluzionato il modo di comunicare dell’umanità intera. Mi congratulo quindi con la dirigenza di Unimarconi, in particolare modo con il Direttore Generale Vicario Dott. Marco Belli della cui amicizia sono onorato, per aver voluto rendere un ulteriore omaggio a Marconi affidandomi questa intervista.  Un altro momento importante è stato anche il 29 ottobre dello scorso anno, proprio in coincidenza con i 20 anni di attività dell’Università, la prima telematica in Italia.  Un plauso speciale va al team audiovisivo e multimediale molto professionale di Unimarconi, coordinato da Alfredo Confessore, che non mi ha fatto rimpiangere i mezzi della Rai, anzi mi ha sorpreso piacevolmente per serietà e qualità, sia umana che tecnica.

A questo incontro hanno partecipato personalità istituzionali e del mondo della cultura. Sono stati invitati l’Ambasciatore d’Irlanda Patricia O’Brien, la senatrice Lucia Borgonzoni (Sottosegretario al Ministero della Cultura), Giulia Fortunato (Presidente del Comitato Marconi 150 e della Fondazione Marconi) e numerosi rappresentanti del mondo accademico e dell’informazione. La presenza di queste personalità importanti che ruolo di valorizzazione ha avuto e quale è stato il loro coinvolgimento?

La presenza dell’Ambasciatore d’Irlanda  Patricia O’Brien ha ricordato quanto siano stati importanti e forti i legami di Marconi con il Regno Unito. Irlandese era infatti  la madre dello scienziato, Annie Jameson, originaria di Dublino. Una figura femminile molto colta   che fu centrale nella sua formazione, e gli trasmise fin da piccolo il gusto per la conoscenza, l’intuito per l’ignoto, la libertà del pensiero, il  “vedere” alla grande e, soprattutto, l’indole a non arrendersi mai di fronte alla difficoltà. Quando il giovane venne praticamente deriso qui in Italia dal mondo accademico e dai burocrati di allora,  la madre lo portò nella sua terra, dove finalmente Marconi venne compreso e aiutato a perseguire il suo sogno.

Importante nell’evento è stata anche la presenza e l’intervento, come è stato rimarcato, di Giulia Fortunato, che con i suoi organismi promuove il genio di Marconi  a livelli molto alti,  dimostrando di essere la persona giusta e altamente qualificata. Le sono stato molto grato per la sua venuta a Roma da Bologna. Giusto il 31 maggio scorso l’avevo vista all’opera a Sasso Marconi, dove ero stato invitato proprio da lei,  in occasione della “Giornata Marconi – 130 anni di wireless” a Villa Grifone, quella che era stata la residenza di famiglia del giovane Marconi, e da dove era partito il primo esperimento di impulsi radio nell’etere della storia. Mi ero complimentato personalmente con lei per aver organizzato una serie di eventi correlati coinvolgendo personaggi di grande levatura tra cui un astronauta, un Ammiraglio di Squadra, politici e scienziati.

In questo evento c’è stato anche l’intervento del prof. Guglielmo Giovanelli Marconi, nipote dello scienziato, con un approfondimento sull’eredità “universale” lasciata da Marconi: dal Nobel per la Fisica alle intuizioni che ancora oggi alimentano il progresso tecnologico e la cultura delle comunicazioni globali. Qual’è stato il suo contributo a questa iniziativa?

Il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, che era accompagnato dalla moglie Vittoria donna colta e sensibile che gli sta sempre a fianco nelle occasioni più importanti come nella vita,  è un caro amico di lunga data. Anche lui, come la madre Elettra,  dedica la sua esistenza a ricordare il celebre nonno, con grande slancio e capacità conoscitive di tutta l’enorme attività  scientifica e umana di Marconi.

Da grande intellettuale, il prof. Giovanelli Marconi, che è anche docente di Unimarconi,  durante l’incontro si è prodigato  infatti  in particolari e notizie su Marconi che hanno destato grande interesse nella platea molto qualificata e volutamente selezionata.

Guglielmo possiede il dono raro di andare in profondità, conoscere i fatti non per mero interesse di parentela,  ma per passione e rigore. E’ veramente il degno nipote di Guglielmo Marconi e il degno figlio di Elettra. Sarà certamente lui a perpetuare alle future generazioni il genio di colui che ha connesso il mondo, e senza il quale oggi non potremmo neanche conoscere e usare la radio, la televisione, il radar, i satelliti e i telefoni cellulari, oppure conquistare la Luna e lo spazio.

Ringraziamo Sandro Sassoli di averci guidato alla costruzione ed alla realizzazione di questo importante evento sia scientifico che della storia della scienza.

Grazie a  lei, e un saluto particolare a tutti i vostri affezionati lettori.

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