Ci parli del tuo libro, “La solitudine e le relazioni sostenibili”? Come nasce, qual è l’ispirazione che l’ha generato?
La solitudine è un tema a me molto caro, per le esperienze personali e professionali, la sensazione della solitudine può essere molto dolorosa e, se avvertita costantemente può comportare diversi problemi di natura psicologica e psichiatrica e in generale di natura sanitaria, come ad esempio mancata adesione alle cure. Ma la solitudine è anche un’emozione che spinge a cercare l’altro, a socializzare, a cooperare con gli altri. La condivisione e la cooperazione sono alla base della nostra sopravvivenza come individui e come specie.
Qual è il messaggio che vuoi che arrivi al lettore, quale i temi e le storie che ci racconti, senza ovviamente fare spoiler?
Nel libro ho riportato diverse storie tratte dalla mia esperienza professionale come psicologa e psicoterapeuta, sono storie di sofferenza ma spesso anche di costruzione di consapevolezza e di benessere e di recupero di relazioni significative. Abbiamo bisogno di imparare a conoscere le nostre emozioni per comprendere il comportamento nostro e altrui, per vivere meglio, per ridurre la conflittualità e per usare le nostre risorse in maniera costruttiva.
Chi sono i destinatari che hai immaginato mentre lo scrivevi?
I destinatari sono tutti coloro che vogliono comprendere meglio cosa muove le azioni di ciascuno di noi, quelli che non si accontentano di essere spettatori passivi della propria vita e di quella degli altri ma che vogliono essere consapevoli del proprio potenziale e di ciò che li muove.
Spesso facciamo scelte che non sono il frutto di un ragionamento logico ma che derivano dalle nostre paure. Questo libro ci aiuta a capire “cosa ci muove” e cosa possiamo fare per essere più consapevoli e più liberi nelle nostre scelte.
Una domanda difficile: perché i nostri lettori dovrebbero comprare “La solitudine e le relazioni sostenibili”? Prova a incuriosirli perché vadano in libreria o nei portali online per acquistarlo.
Siamo tutti curiosi di come funzioniamo, del nostro lato psicologico, spesso incomprensibile. Tutti vogliamo essere capiti di più e amati, non ci piace sentirci soli. Ma per arrivare a questo dobbiamo capirci e amarci. Il libro parla di relazioni e di come possiamo migliorare la nostra capacità relazionale a partire dalla nostra comunicazione che è lo specchio dei nostri processi intrapsichici.
C’è qualcuno che vuoi ringraziare che ti ha aiutato a realizzare la tua ultima opera letteraria? Se sì, chi sono queste persone e perché le ringrazi pubblicamente?
Ringrazio i miei pazienti che si sono entusiasmati all’idea di usare le loro storie in favore degli altri.
Ovviamente ringrazio tutti coloro che mi aiutano a non sentirmi troppo sola.
Come vuoi concludere questa intervista?
Spero che questo mio lavoro sia utile a molti e che aiuti ad aumentare la consapevolezza e il benessere personale dei lettori.
SINOSSI
Siamo in bilico tra la calma apparente delle solitudini e le destabilizzazioni delle relazioni complicate. Persi nelle nostre paure e nelle nostre ferite. Sedotti dalla solitudine e senza strumenti per costruire relazioni sostenibili, significative e costruttive. Trascinati in conflitti inutili dove tutti perdiamo qualcosa e nessuno guadagna.
Possiamo coltivare la nostra solitudine o instaurare relazioni significative e sostenibili orientate alla ricerca di equilibri dinamici tra dimensione personale, economica, sociale e ambientale.
Il testo propone una lettura dei meccanismi personali e sociali alla base delle nostre scelte, a partire dalle storie vere raccolte con cura e narrate con delicatezza, al fine di restituire lo spazio alle emozioni e riportarle alla consapevolezza, per dare un senso e una spiegazione ai nostri comportamenti e alle nostre relazioni.
BREVE BIO DELL’AUTORE:
Silvia Ruggiero Psicologa e psicoterapeuta. Dirigente psicologa ASL Taranto. Docente di Psicologia dell’educazione c/o l’Istituto di Scienze Religiose di Taranto, docente di Gestione delle risorse umane e del benessere organizzativo c/o Università Lumsa Taranto e di Leadership e team working c/o l’Università Aldo Moro di Bari. Autrice di due saggi di psicologia “Crescere e aiutare a crescere. Diventare adulti nel terzo millennio”, “Violenza liquida. Le infinite forme della violenza nelle relazioni interpersonali”. Autrice di due raccolte di poesie “Non solo parole. Emozioni in poesia”, premiato al Buk festival 2021 di Modena come miglior libro della sezione poesie, e “All’ombra della luce della luna”, presentato in diversi festival e rassegne. Cura la rubrica di “Psicologia dei luoghi” sulla rivista Terre & Culture.

Il libro:
Silvia Ruggiero, “La solitudine e le relazioni sostenibili. Emozioni, Consapevolezza e Comunicazione”, Wip Edizioni, 2025
