“Infinito Intimo”: la mostra in corso presso la Galleria “Fil Rouge Project” di Catania

da | 11 Giugno 2025 | Arte, Eventi, Mostre

Dal 5 giugno, alla Galleria “Fil Rouge Project” di Catania, si svolge la mostra internazionale di arte contemporanea “Infinito Intimo”, curata da Massimo Scaringella, critico di grande rilievo nel panorama internazionale. Scaringella è conosciuto per la sua capacità di unire linguaggi artistici e culture diverse, creando dialoghi che vanno oltre le apparenze.

La mostra resterà aperta fino all’11 luglio e raccoglie opere di tredici artisti provenienti da Argentina, Finlandia, Germania, Cina e Italia. Tra loro spicca Enzo Tardia, insieme a Lucia Calabrino, Michel Oz,  Tuomo Rosenlund (ROP), Arnd Christian Müller, Titti Faranda, Luciana Ghisi, Franco Gilletta, Flavia Mitolo, Michele Moschetto, Ermanno Polla, Michele Stanzione e Jiyun Che.

Il cuore del progetto curatoriale è un’idea forte e semplice: la percezione e lo sguardo non si fermano all’immagine, ma si fanno relazione, incontro, dialogo. Come scrive Scaringella: “L’artista esige per il suo lavoro un impatto di successo, di emozione e intimità che ponga tutti coloro che entrano in contatto con la sua opera […] in una simbiosi metaforica e analogica di dialogo.”

In questo contesto prende forma “Cristalli – 2025”, opera del pittore trapanese Enzo Tardia, parte della sua serie “Cristalli Sacri”. Tardia ha definito così la mostra:

Per me è un evento importante. Sono orgoglioso di essere stato invitato a partecipare da Massimo Scaringella, critico d’arte di grande e raffinata competenza. Il quadro “Cristalli” rappresenta la vita, lo scorrere del tempo, i successi, le sconfitte, le gioie e i dolori.”

Chi è Enzo Tardia?

Nato a Trapani nel 1960, Tardia si è formato nello studio del cugino e maestro Lino Tardia, entrando presto in contatto con la materia viva della pittura. Fondamentale nella sua crescita è stata la relazione con Ugo Attardi e, dal 1990 in poi, con il poeta e critico Aldo Gerbino, che lo ha accompagnato in un percorso di riflessione profonda, sia estetica che umana. Tardia ha esposto sin dagli anni ’70 in molte personali, in Italia e all’estero, e le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.

“Cristalli”, l’opera di Enzo Tardia

L’opera “Cristalli” di Enzo Tardia colpisce perché mostra una pittura che, pur fondata su una struttura rigorosa e geometrica, si offre allo sguardo come un territorio vivo, attraversato da una policromia di colori che si intrecciano con precisione, senza sbavature, entro un ordine definito e calcolato. Ma ciò che inizialmente appare come una grammatica visiva di rigore e controllo, si apre ben presto a una dimensione più profonda: le superfici dipinte diventano invito silenzioso, passaggio verso un mondo in cui l’occhio si perde come in un labirinto di sfaccettature, simili a quelle di un cristallo, in cui ciascuno può rispecchiarsi. Il colore non è mai fermo, statico, ma si muove, si trasforma, vibra in un flusso continuo che dà ritmo e respiro all’intera composizione. Questo movimento perpetuo genera una sensazione di leggerezza che non impone alcun giudizio, ma stimola una riflessione discreta e personale. Lo spettatore è così libero di esplorare, incuriosito, un universo pittorico dove tutto si alterna – le gioie e i dolori, la luce e l’ombra – in un costante processo di metamorfosi. In Cristalli, nulla è concluso. Ogni frammento riflette un altro e, nel riflesso, si trasforma ancora. L’opera non racconta una direzione, ma accoglie il divenire in un viaggio senza meta, consapevole però del cambiamento continuo, dell’instabilità della forma, della mutevolezza della vita stessa. Cristalli si fa così metafora visiva dell’“infinito intimo” che dà nome all’intera rassegna: uno specchio dove l’interiorità dell’artista incontra quella dello spettatore, nel punto esatto in cui tutto cambia.

La mostra prosegue con partecipazione attenta e consapevole, registrando un buon riscontro.

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