Il Saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico…” | Recensione di Maria Concetta Borgese

da | 04 Marzo 2025 | Attualità, Libri

Nel saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico” Andrea Giostra esamina il fenomeno, in preoccupante crescita, con una reale, attenta e profonda analisi che, partendo dall’elemento oggettivo, ci porta attraverso riflessioni e correlazioni a una genesi che non è solo caratteriale, ma si rivela patologica.

Un’analisi puntuale e dettagliata delle ipotesi e delle possibili cause scatenanti degli eventi delittuosi. Un’analisi delle personalità e del tessuto sociale in cui si sono verificati o potrebbero verificarsi tali eventi.

Il saggio analizza tutte le varie manifestazioni esterne del narcisismo patologico, e tutte le implicazioni psicologiche che determinano tale patologia, che poi è una delle cause principali a cui ricondurre il dilagare della violenza sulle donne, dei cosiddetti “femminicidi”.

La prima domanda che viene posta nel saggio è: “Ma che cos’è l’amore?”

L’autore, in una delle molteplici interviste afferma che nel Saggio il concetto di amore riconduce a quello riportato nel Simposio di Platone.

L’amore non è possesso, limitazione, gelosia, vessazione, l’amore è reciprocità, è crescita, è condivisione.

Purtroppo, si assiste ad un’ondata di maschilismo, sempre più diffusa, un ritorno alla supremazia del maschio, che vuole la donna sottomessa, e dedicata alla casa, a generare figli per un perpetrarsi della propria stirpe e della cultura occidentale. Per scongiurare che nuove razze, nuove culture possano prevalere si deve tornare a sottomettere la donna e costringerla a generare ed essere la schiava dell’uomo!

Il Fenomeno mette in luce la crisi dell’uomo maschio-dominante che perde la sua supremazia psicologica e sviluppa aggressività fino ad arrivare a eliminare chi si sottrae, o cerca di liberarsi dal giogo.

Retaggio di una cultura arcaica e di anni di prevaricazioni subite dalle donne, in silenzio e senza poter avere riscatto, la cultura maschilista e la presunta superiorità si è ormai sgretolata e ne sono venuti a mancare i capisaldi, i dogmi.

Il maschio-dominante non accetta alcuna devianza dalle sue regole, dal suo possesso e, qualunque negazione di questo suo presunto personale “status” gli genera frustrazione.

Inoltre la società multietnica evidenzia ancor di più queste frustrazioni, perché contrappone donne libere ed emancipate, padrone della loro vita e delle loro scelte a donne ancora sottomesse e schiave del maschio dominante.

Pensiamo alle donne islamiche che vestono il velo e appaiono appagate nel farlo perché ignare, totalmente sottomesse e condizionate da falsa cultura religiosa esasperata dalla società maschilista.

Il Corano non prescrive il velo, il velo integrale ecc, ma indica solo che “la donna deve essere vestita decorosamente”, fatto del tutto diverso e non coniugabile con le vesti proposte dagli integralisti.

La donna è privata di qualunque volontà, velleità di bellezza e cura della propria persona, relegata al ruolo di femmina fattrice, deputata solo a servire il suo signore e padrone: il marito.

Nel nostro mondo occidentale, ovviamente, non esistono queste eclatanti manifestazioni, ma il fenomeno è comunque presente e ancor più subdolo perché si nasconde sotto la veste di affettuose attenzioni, di interesse per la persona, di gelosia, di un amore totalizzante.

Così il maschio dominante cerca di avere il controllo della vita della compagna/ fidanzata / moglie isolandola dai contesti esterni alla vita a due, arrivando anche alla violenza fisica.

Sono tutti fenomeni, sia di origine dispotica e socioculturale, sia di carattere individuale che riconducono alla affermazione della supremazia e presunta superiorità del maschio-dominante.

ll maschio, essere superiore, non compagno della donna nella vita, ma padrone della sua vita.

Ma, ormai, la donna è riuscita ad affrancarsi dalla supremazia maschile, conosce ed è consapevole delle proprie capacità, è padrona delle proprie scelte, e tutto ciò genera nel maschio-dominante un grande malessere, si sente defraudato del suo potere e ciò lo porta ad agire per ripristinarlo, fino ad arrivare alle estreme conseguenze.

La continua negazione della supremazia, del possesso sull’oggetto-donna che sfugge alla sua sfera di dominio, sfocia, in soggetti particolarmente aggressivi o frustrati, nella volontà di eliminare l’elemento destabilizzante e quindi all’omicidio della donna stessa.

E poi, si presentano anche atteggiamenti meno eclatanti, ma ugualmente pericolosi, dei narcisisti.

Il cosiddetto “gaslighting”, anch’esso in ascesa, e purtroppo non definito da alcuna normativa che lo possa contrastare.

Una subdola manipolazione psicologica tesa a far dubitare un soggetto della memoria, delle percezioni, di sé stesso.

Un atteggiamento ostativo, di continua contrapposizione e dissenso che nel tempo riesce a demolire la psiche di una persona, ancor più se è un soggetto debole o che comunque si trova in un momento di particolare disagio.

Leggendo, mi sono tornati alla mente, racconti di fatti accaduti, fattori e sfumature notate, in passato, in soggetti conosciuti per caso, che presentavano alcune delle criticità esposte, avvalorando la tesi che il “narcisismo patologico” può presentarsi sotto approcci diversi a cui, spesso, non viene data l’importanza che meritano.

Il testo, oltre a farci molto riflettere, è utile a ogni donna, per aiutarla a conoscere quali e quante insidie possono celarsi sotto gesti o atteggiamenti apparentemente innocenti, dà informazioni professionali su alcuni comportamenti che, se non conosciuti, contrastati, possono evolvere in rapporti malati con conseguenze devastanti.

Tutto questo è dettagliatamente trattato nel saggio di Andrea Giostra, che da attento professionista, psicologo e criminologo, ha sviscerato il problema da tutte le varie angolazioni e ha dato una analisi minuziosa, completa ed esaustiva del complesso fenomeno.

Un libro di grande valore che testimonia la sensibilità e l’impegno di Andrea Giostra e degli altri 19 coautori nel prevenire e contrastare il fenomeno del femminicidio, tema purtroppo molto disquisito ma che non trova, ancora, soluzione.

Per chi si accosta alla lettura, sia che si tratti di una vittima, o di un professionista, o di chi presta servizio nelle forze dell’ordine, o di un normale lettore, il testo dà grande supporto, guida e aiuto nel riconoscere situazioni che potrebbero diventare pericolose.

Maria Concetta Borgese

DOVE SCARICARE E/O LEGGERE GRATUITAMENTE IL SAGGIO “FEMMINICIDIO E NARCISISMO PATOLOGICO: QUALE CORRELAZIONE E COME PREVENIRE RELAZIONI PERICOLOSE”:

LINK DELLA CARTELLA GOOGLE DRIVE DALLA QUALE SCARICARE GRATUITAMENTE IL PDF DEL SAGGIO:

https://drive.google.com/file/d/1jUETHGwqwYVuEBhlNUCprfYU1YU7u4_0/view?usp=drive_link

LINK DI GOOGLE BLOGSPOT DAL QUALE LEGGERE GRATUITAMENTE IN DIGITALE IL SAGGIO:

https://andreagiostrafilm.blogspot.com/2023/12/FemminicidioeNarcisismoPatologico.html

IL SAGGIO SU AMAZON:

Andrea Giostra e AA. VV., “Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose”, Independently published, dicembre 2023

Formato cartaceo (copertina rigida):

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Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose
Cattedra delle Donne

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