di Maria Rosa Bernasconi
Il mese di Maggio è finalmente ritornato
Lui della primavera ha l’onore e il clima
Di verde e d’azzurro il paesaggio ha pitturato
Dei dodici fratelli occupa il posto in cima.
Inizia sempre con un giorno di festa
Per i fortunati lavoratori ancora attivi
In giovani e disoccupati l’ira funesta
Ché da troppo tempo ne sono privi.
Di lavoro non si muore, vero è il contrario
L’impiego agognato come cura all’infelicità
Ché quando non si trova si esce dal binario
Non può restare un sogno, è una necessità.
E’ il mese dedicato alla Vergine Maria
Con preghiere e fioretti a lei ci rivolgiamo
Lei, fra tutte le donne, è benedetta e pia
Madre di Dio e nostra che tutti veneriamo.
Anche la Mamma pur viene festeggiata
Vera consolazione e gran tesoro sulla terra
D’amore e di perdono sempre ammantata
Nel cuore materno è ogni figlio anche se erra.
Natura lussureggiante e rigogliosa
Cascate di fiori e sui muri rampicanti
Nell’aria c’è il buon profumo della rosa
Che ha colori e sfumature emozionanti.
Mese che ci fa volare pur senza le ali
Cieli azzurri, verdi prati e aiuole fiorite
Albe, tramonti e orizzonti senza eguali
Il sole ci accarezza con il suo raggio mite.
Poetico, generoso, fresco canto
Papaveri rossi, fa la spiga il grano
I frutti sui rami odorano di vento
Musica è il ruscello che scorre piano.
Fa amare la vita ché pieno di promesse
Frulli e cinguettii d’uccelli tra le fronde
Fili d’erba nuova e una ricca messe
Che la pioggerellina fitta non confonde.
I contrasti della vita urlano grida silenziose
Gli acquazzoni improvvisi sono provvidenziali
Sanguinosi conflitti mutano il corso delle cose
Viviamo in tempi che non sono più normali.
I fiori più belli sbocciano proprio a Maggio
E se son rose – come vien detto – fioriranno
Rimbocchiamoci le maniche con coraggio
E che nessun trucchi le carte con l’inganno.
Le rose non si colgono senza spine
Stop a tutti i privilegi dei tanti parassiti
Che sia un buongiorno vero tutte le mattine
Che il caldo dell’estate non ci trovi inviperiti.
Maria Rosa Bernasconi

