Dalla profonda psiconarrazione dei grandi Maestri dell’Ottocento e del Novecento allo sterile egocentrismo narrativo dei giorni nostri. Il Saggio di Dorrit Cohn fa luce sull’involuzione della letteratura dei nostri giorni.

da | 21 Giugno 2025 | Libri

Il libro: “Menti trasparenti. Rappresentazioni narrative della vita interiore” di Dorrit Cohn

Il bellissimo e interessante Saggio di Dorrit Cohn fa luce sulla contemporanea rappresentazione della coscienza umana nel romanzo, più indirizzata all’esaltazione dell’Io e dell’egocentrismo, che alla preziosa capacità dei grandi narratori dell’Ottocento e del Novecento che ci hanno insegnato l’arte del narrare le profondità della coscienza, dell’inconscio e dei dolorosi conflitti interiori che possono generare orribili delitti o imprese di grande umanità e solidarietà. Tra tutti, basti citare i grandi Maestri di questo genere letterario quali Stendhal, Fëdor Michajlovič Dostoevskij, Luigi Pirandello, Marcel Proust, Charles Pierre Baudelaire e tanti altri grandi di quel fertile periodo storico della letteratura Occidentale.

La letteratura dei nostri giorni, quella pompata da certa stampa e dai più noti concorsi letterari, invece, non fa altro che promuovere ed esaltare romanzi che rappresentano uno smisurato culto dell’Io, un solipsismo sterile e fine a sé stesso, che parlano di fenomeni sociali, anche gravi e di importante rilevanza, con un approccio da dilettanti di sociologia e di psicologia generale.

E a questo proposito, proprio per dare al lettore elementi che possano aiutarlo a capire determinati approcci narrativi, il Saggio di Cohn definisce chiaramente cosa si intende per: “psiconarrazione”, un neologismo che indica “sia l’oggetto sia l’attività che denota” e il discorso del narratore sulla coscienza del personaggio; “monologo citato”, “il discorso mentale di un personaggio”; “monologo narrato”, “il discorso mentale di un personaggio sotto forma di discorso del narratore”.

Un Saggio sicuramente da leggere e studiare per chi vuole scrivere e vuole narrare storie che possan risultare di vero interesse per il suo lettore.

Buona lettura!

SINOSSI:

Caposaldo della narratologia novecentesca finora ingiustamente misconosciuto in Italia e qui tradotto integralmente per la prima volta, il volume ci offre un’indagine rigorosa e appassionante delle tecniche narrative utilizzate dai più grandi romanzieri del XIX e del XX secolo per dare voce alla vita interiore dei loro personaggi. La psiconarrazione, il monologo citato, il monologo narrato, l’autonarrazione, il monologo autonomo sono illustrati attraverso esempi tratti da scrittori come Jane Austen, Stendhal, Fëdor Dostoevskij, Thomas Mann, James Joyce, Marcel Proust e molti altri. A quasi cinquant’anni dalla sua prima pubblicazione, il saggio di Cohn resta un’opera viva e attuale, capace di fornire ancora risposte stimolanti e tutt’altro che scontate a chi si interroga sulla necessità dell’arte narrativa e a chi cerca di capire che cos’è la finzione e quali sono i suoi possibili usi.

Dorrit Cohn

È stata una delle figure di punta della narratologia del Novecento. Nata a Vienna nel 1924 e morta a Durham (NC) nel 2012, ha pubblicato, oltre a Menti trasparenti, la cui prima edizione è del 1978, anche The Sleepwalkers: Elucidations of Hermann Broch’s Trilogy (Mouton & Co., 1966) e The Distinction of Fiction (Johns Hopkins University Press, 1999).

Dorrit Cohn

Il libro:

https://www.carocci.it/autori/dorrit-cohn?srsltid=AfmBOornSAxCL03RlCaCVf8bBbZCo5CxsGEf6xlSmdAIs8KhrxAAeqIh

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