Ecco tutte le date del tour estivo
Alessio Bondì, il 26 giugno, torna in concerto con la sua band, in occasione della Rassegna Sponde Sonore allo Spazio Open – Cantieri Culturali alla Zisa (Palermo, ore 21.30 – clicca qui per info biglietti), per il tour del nuovo album “Runnegghiè”. Sul palco, il cantautore siciliano (chitarra, voce, percussioni) sarà affiancato da Fabio Rizzo (chitarra palermitana, voce), Donato Di Trapani (synth ed elettronica fenicia), Carmelo Graceffa (batteria rituale, percussioni), Aki Spadaro (fisarmonica, percussioni, voce) e Federica Greco (voce, percussioni, danza). La data di Palermo apre il tour estivo, ecco tutte le date (in aggiornamento):
26/6 – Palermo – Averna Spazio Open
28/6 – Menfi – Teatro del Mare
29/6 – San Giovanni Gemini – Gemini Festival
18/7 – Pozzuoli (NA) – Limen
20/7 – Croce di Magara (CS) – Be Alternative Festival
22/7 – Roma – Largo Venue
25/7 – Mazara del Vallo – Mezzo Festival
31/7 – San Venanzo (TR) – Suoni Controvento
2/8 – Santa Venerina (CT) – Alkantara Off
3/8 – Caltagirone – Sikelia Festival
7/8 – Agrigento – Festivalle
10/8 – Marineo – Festa delle musiche
23/8 – Oliveri (ME) – Lido Baiadera

La rassegna Sponde Sonore si muove nel solco della musica contemporanea e d’autore e punta a offrire un ventaglio di suoni, stili, generi che hanno messo in moto processi di innovazione, rielaborazione e interpretazione delle tradizioni musicali, sia italiane che internazionali.
Ed è proprio questo che Alessio Bondì ha fatto con il suo quarto album “Runnegghiè”, un lavoro che offre uno sguardo nuovo ed emozionante sul dialetto, mai confinato a contesti meramente tradizionali. Uno studio profondo sulla lingua e la sua musica, viste come una questione di appartenenza, uno spirito con cui si comunica, e non come un insieme di note o di timbri.
Alessio Bondì ha una visione sulla tradizione come materia da studiare e rifondare di volta in volta, aperta alle diverse influenze, linguaggi, mode. Produce uno sguardo critico sulla musica popolare che racconta attraverso un mondo sonoro fatto di estremi opposti, denso di atmosfere violente e dolci, cupe e gioiose, con accenni al mondo della tradizione, ravvivati da un sentire contemporaneo.
Il dialetto diventa chiave per un’emozione condivisa, comunitaria, che consente di trascendere il proprio sé per giungere ad un’estasi collettiva, pre-linguistica, in cui non importa più chi si è ma soltanto arrivare a disperdersi negli Altri, nella Musica, nel Tutto.
Da tempo, infatti, Alessio Bondì ha iniziato a cercare e ricercare, fino a quando non si è imbattuto negli archivi etnomusicologici e nei documenti sonori registrati nel secondo dopoguerra in quella Sicilia rurale che usava ancora la musica come verso animale, rito, preghiera e che da lì a poco sarebbe stata stroncata dalla contemporaneità.
Il “corpo a corpo” con questa materia ha scosso profondamente Bondì, che ha iniziato a impararne le modalità di canto, le scale e a trasformare la sua scrittura, il modo di arrangiare, lo sguardo sulla Sicilia, su sé stesso.
“Runnegghiè” (etichetta discografica Maia, distribuzione Ada Music Italy) è risultato di questa ricerca: un lavoro intimo e al contempo collettivo, denso di violenza e dolcezze, con accenni e citazioni al mondo della tradizione, ripercorsi con sentimento contemporaneo, in cui il suono e l’immaginario dell’artista rappresentano la Sicilia contemporanea con la stessa forza con cui negli anni ’80 e ’90 Pino Daniele raccontavano Napoli al mondo.
Tracklist: “Tammuru”, “Fiesta Nivura”, “Taddarita”, “Santa Malatìa”, Satarè , “Vucca i l’arma”, “Cascino”, “Runnegghiè”. Il disco, realizzato con il sostegno del MIC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per chi crea”, è prodotto artisticamente e mixato da Fabio Rizzo. Il mastering è a cura di Pablo Schuller; l’artwork e di Francesco De Grandi e Federico Lupo.
Alessio Bondì (chitarra classica e voce), è stato affiancato da Fabio Rizzo (chitarra palermitana, baglama saz, cori), Aki Spadaro (consulenza armonica, synth, cori), Donato Di Trapani (elettronica, synth), Carmelo Drago (basso elettrico, synth bass), Carmelo Graceffa (batteria rituale), Giovanni Parrinello (tamburi a cornice) e Federica Greco (cori, fischi).
Alessio Bondì è un cantautore siciliano classe ’88. Già vincitore del Premio De André nel 2013 con In funn’o mare e la targa Siae al Premio Parodi nel 2014 con Rimmillu ru’ voti. Nella sua musica il suono arcaico del dialetto palermitano si sposa con ritmi e timbri contemporanei. Nella poetica di Bondì il dialetto diventa chiave diretta per l’infanzia, il sogno, il misterioso mondo delle emozioni. Nel 2015 pubblica per 800A Records e Malintenti Dischi il suo primo album Sfardo che viene accolto calorosamente da pubblico e critica. In quell’anno le tre canzoni più ascoltate a Palermo su Spotify sono sue. Si esibisce costantemente in tutta Italia e Sfardo è finalista al Tenco come miglior album d’esordio, miglior album in dialetto e migliore canzone (Vucciria). Nel 2017 Sfardo viene pubblicato e distribuito fisicamente in undici paesi tra Europa e America grazie al sostegno del Mibact e della Siae all’interno delle attività di S’illumina e Bondì si esibisce sui palchi di tutta Europa. Nel 2018 esce Nivuru (800A Records), suo secondo album cui segue un lungo tour tra Italia ed Europa (Spagna, Portogallo, Germania, Inghilterra, Francia, Olanda, Belgio) che viene anticipato dall’apertura dei concerti europei di Max Gazzè a Berlino, Bruxelles, Dublino, Parigi.
Nel 2021 pubblica Maharia (800A Records) cui segue un lungo tour all’interno del quale realizza una serie di concerti con la Tatum Orchestra (arrangiata e diretta da Alessandro Presti). Le registrazioni di quelle serate culminano nella pubblicazione di un disco live nel 2022. In quello stesso anno si esibisce per Eurovision sul palco dell’Eurovillage a Torino e firma la colonna sonora del film “Spaccaossa”, presentato alla Giornata degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia e finalista ai premi David di Donatello 2023.
Dal 2022 fa parte di Lero Lero, collettivo di studio, ricerca e sperimentazione sulla musica di tradizione orale siciliana, di cui parla in un Tedx intitolato Riprendiamoci il nostro blues! A dicembre 2023 è chiamato a intervenire al Parlamento Europeo di Bruxelles in difesa della Lingua Siciliana insieme ad Accademici, Istituzioni, Artisti e Associazioni per promuoverne l’insegnamento nelle scuole.
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